COS'E' L' H.A.A.R.P?


HAARP è l'abbreviazione di High Frequency Active Auroral Research Program, un'installazione civile e militare in Alaska (Stati Uniti) per la ricerca scientifica sugli strati alti dell'atmosfera e della ionosfera. Un altro scopo è la ricerca sulle comunicazioni radio per uso militare.
L'impianto HAARP è costituito da un trasmettitore capace di trasmettere onde elettromagnetiche sulle onde corte da 2,8 a 10 MHz con una potenza di 960 kW. La potenza irradiata efficace (ERP) è di 84 dBW (corrispondendo a 500 MW), questo vale però solo per la frequenza di 10 MHz. Due frequenze spesso usate sono 3,39 e 6,99 MHz.
L'impianto HAARP è stato costruito in tre fasi distinte:
Il prototipo DP aveva 18 antenne, organizzate in tre colonne da sei file, con una potenza trasmittente di 360 kW.
L'impianto FDP successivo ha attualmente 48 antenne, ordinate in sei colonne da otto file.
L'impianto finale sarà il FIRI che dal 2007 è composto da 180 antenne, disposte in 15 colonne da 12 file, con una potenza trasmittente di 3.600 kW.
Ciascuna antenna corrisponde a un dipolo a croce che può essere polarizzato in modo lineare o circolare per la trasmissione e la ricezione.
La struttura è stata costruita modificando una precedente installazione radar esistente in zona.

L'impianto HAARP è in grado di inviare onde radio nella ionosfera. Le onde, colpendo la ionosfera, la riscaldano causando delle leggere perturbazioni, simili a quelle provocate dalla radiazione solare, ma notevolmente più deboli. Lo scopo è quello di studiare in che modo queste perturbazioni influiscono sulle comunicazioni a breve e a lunga distanza[3]. La maggior parte delle ricerche svolte utilizzando gli impianti sono di dominio pubblico, così come lo è lo studio di impatto ambientale effettuato sulla struttura da una serie di enti indipendenti[4]. Una piccola parte delle ricerche sono di interesse militare e di queste i risultati non vengono pubblicati. Queste ricerche riguardano le comunicazioni radio a lunga distanza e le comunicazioni con i sottomarini, per le quali l'uso di onde radio riflesse dalla ionosfera sembra mostrare notevoli potenzialità.

Alcune teorie del complotto, credono che HAARP sia un progetto volto a perseguire presunti scopi occulti, che andrebbero, a loro dire, dalla realizzazione di un'ipotetica arma elettromagnetica per creare terremoti al controllare fenomeni climatici[]. Tali speculazioni pseudoscientifiche sono per lo più legate alla teoria del complotto sulle scie chimiche, aventi tutte un denominatore comune nelle più volte smascherate teorie cospirazionistiche dei seguaci di David Icke.
La maggior parte di queste teorie tuttavia è in netto contrasto con le leggi della fisica, e anche nei casi in cui c'è un minimo di plausibilità, i fenomeni descritti richiederebbero potenze migliaia o milioni di volte superiori a quelle che HAARP sviluppa (o anche a quelle che potrebbe teoricamente sviluppare)[9]. Con un semplice calcolo è possibile stimare la densità di potenza (la potenza in ogni singolo punto) massima dei segnali emessi dall'impianto. Per esempio a 100 km di quota (nella ionosfera) utilizzando tutte le 180 antenne dell'impianto si avrà un'area colpita di (100 * 100) / 180 = 55 km² (ogni antenna colpirà un'area pari al quadrato della distanza, e 180 antenne produrranno un raggio 180 volte più stretto e 180 volte più potente di una singola antenna). La potenza massima sviluppata dall'impianto è di 3,6 MW (3,6 milioni di watt), che divisa per l'area colpita (55 km²) dà la potenza irrisoria di 0,07 watt per metro quadro. Inoltre, considerando il guadagno delle antenne (31 dB) la potenza si riduce ulteriormente a 0,03 watt per metro quadro, all'incirca uguale a quella di un telefono cellulare tenuto ad un metro di distanza[9]. Il raggio, una volta riflesso dalla ionosfera, si disperde in un'area di decine di migliaia di chilometri quadrati, quindi la densità di potenza della radiazione elettromagnetica che arriva al suolo è dell'ordine dei milionesimi di watt per metro quadro, inferiore a quella di qualunque elettrodomestico. Quindi, anche se fosse possibile influenzare il clima o la geologia con le onde elettromagnetiche (e finora non è stato trovato né ipotizzato alcun meccanismo che permetta di farlo), la potenza generabile da HAARP non sarebbe comunque sufficiente[9].
L'astrofisico Gianni Comoretto fa notare che:
« il campo geomagnetico è generato nel nucleo terrestre, a molte migliaia di chilometri di profondità, dove i segnali di HAARP non hanno la minima possibilità di arrivare. La più piccola tempesta geomagnetica, innescata dalle particelle del vento solare, ha energie che sono migliaia di volte quella di HAARP e questi fenomeni non hanno nessun effetto sui terremoti[9]. »
L'impianto HAARP inoltre, viene regolarmente controllato nell'ambito del monitoraggio della conformità ambientale delle infrastrutture federali (Environment)

(wikipedia)

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