I cambiamenti climatici minacciano il fiume Nilo!

L’acqua è sempre più a rischio nei Paesi dell’Africa meridionale, a causa dei cambiamenti climatici. Secondo uno studio condotto dal Challenge Program on Water and Food (Cpwf, consorzio nato nel 1993 tra ricercatori internazionali per contrastare l’aggravarsi della crisi idrica globale, sostenuto dalla Banca mondiale), l’emergenza clima modificherà, infatti, la portata di acqua nei maggiori fiumi africani. «I cambiamenti climatici — afferma in un rapporto il direttore del Cpwf — introducono un nuovo elemento di incertezza esattamente quando i Governi e i donatori stanno cominciando ad avere un dibattito aperto sulla condivisione delle risorse idriche e a considerare investimenti a lungo termine per aumentare la produzione di cibo». Lo studio lancia un allarme, in particolare, per il bacino del Limpopo, che ospita quattordici milioni di persone e si divide fra Botswana, Sud Africa, Mozambico e Zimbabwe. Prendendo come base i modelli del Panel intergovernativo per i cambiamenti climatici (Ipcc), lo studio ha riscontrato che il rialzo delle temperature e il declino delle piogge nel Limpopo nei prossimi decenni potrebbero avere un impatto importante su un ambiente già alle prese con un calo della produzione di cibo e crescita della povertà. Di qui, la necessità di rivedere le strategie per l’agricoltura. C’è forte preoccupazione anche per il bacino della parte alta del Nilo, che interessa Egitto ed Etiopia, ma anche per l’area del Volta. Un intervento utile per affrontare i cambiamenti sarà, quindi, quello di migliorare la gestione dell’acqua piovana ai fini delle colture e dell’allevamento, ad esempio cominciando a costruire piccoli serbatoi per catturare il prezioso oro blu da impiegare nei lunghi periodi di aridità nel Continente.

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