Gli scienziati tenteranno di deviare la traiettoria di un asteroide pericoloso!



Gli scienziati stanno tenendo d’occhio un grosso asteroide che potrebbe costituire una seria minaccia di impatto sulla Terra tra pochi decenni. L’oggetto spaziale, che prende il nome di 2011 AG5, misura circa 140 metri di larghezza. Esso potrebbe passare molto vicino alla Terra e addirittura colpirla nel 2040, tanto che gli scienziati stanno cominciando a vagliare ipotesi perdeviarne la traiettoria. Una squadra delle Nazioni Unite ha osservato ripetutamente l’asteroide che si avvicina alla Terra e ha calcolato le possibilità, seppur ridotte, che il corpo possa sbattere tra 28 anni sul nostro pianeta. L’oggetto è stato scoperto nel Gennaio del 2011 dall’osservatorio di Mount Lemmon Survey di Tucson, in Arizona. Anche se le dimensioni sono chiare, la sua massa non è al momento altrettanto nota. “2011 AG5 è l’oggetto che attualmente ha le possibilità più elevate di colpire la Terra. Tuttavia, abbiamo osservato solo la metà della sua orbita, per cui questi calcoli vanno certamente perfezionati”, dice Detlef Koschny dell’Agenzia Spaziale Europea. SecondoDonald Yeomans, responsabile del programma Near-Earth Object presso il Jet Propulsion Laboratory a Pasadena, le probabilità di impatto, è bene dirlo, sono soltanto di 1 su 625, per il 5 Febbraio del 2040. Questa probabilità però potrebbe variare con il tempo e con successive osservazioni. “Fortunatamente, questo oggetto sarà osservabile dalla terra tra il 2013 ed 2016″, ha detto Yeomans.

Credit: Tony Dunn
Il pericolo maggiore sta nel fatto che l’oggetto durante la sua orbita, potrebbe incontrare altri corpi capaci di dirottare anche lievemente la sua traiettoria, e spedirlo direttamente su di noi; quindi nonostante la probabilità sia abbastanza remota, è bene tenere alta la guardia. Un primo approccio si dovrebbe avere nel 2023, quando l’asteroide sarà a soli 0,02 unità astronomiche (2,99 milioni di Km) dalla Terra. Un’unità astronomica infatti corrisponde alla distanza media tra la Terra ed il Sole, pari a circa 149.6 milioni di Km. Secondo una stima del JPL, la porzione di spazio attraverso la quale l’asteroide dovrebbe passare nel 2023 in modo che esista una reale possibilità di impatto con la Terra è di circa 100 Km di larghezza. Le probabilità di impatto potrebbero essere superiori anche ad Aphopis, l’asteroide che passerà ad una distanza ravvicinatissima con la Terra nel 2029 prima, e nel 2036 successivamente. Saranno quindi molto importanti le osservazioni tra il 2013 ed il 2016 per valutare le reali possibilità d’impatto. In risposta ad alcune lettere pervenute, la NASA, nella persona dell’amministratore Charles Bolden, ha detto che c’è ancora tanto tempo per passare ad una fase operativa. Questo non vuol dire che il caso non venga preso con la dovuta serietà, ma che è anche inutile affrontare mille problemi prima ancora di avere stime ufficiali in relazione al suo passaggio. Bolden fa riferimento al fatto che in futuro ci saranno tante osservazioni che permetteranno di capire se servono progetti immediati. Non resta quindi che attendere e sperare che l’asteoide voglia tenersi lontano dalla Terra.Il pericolo maggiore sta nel fatto che l’oggetto durante la sua orbita, potrebbe incontrare altri corpi capaci di dirottare anche lievemente la sua traiettoria, e spedirlo direttamente su di noi; quindi nonostante la probabilità sia abbastanza remota, è bene tenere alta la guardia. Un primo approccio si dovrebbe avere nel 2023, quando l’asteroide sarà a soli 0,02 unità astronomiche (2,99 milioni di Km) dalla Terra. Un’unità astronomica infatti corrisponde alla distanza media tra la Terra ed il Sole, pari a circa 149.6 milioni di Km. Secondo una stima del JPL, la porzione di spazio attraverso la quale l’asteroide dovrebbe passare nel 2023 in modo che esista una reale possibilità di impatto con la Terra è di circa 100 Km di larghezza. Le probabilità di impatto potrebbero essere superiori anche ad Aphopis, l’asteroide che passerà ad una distanza ravvicinatissima con la Terra nel 2029 prima, e nel 2036 successivamente. Saranno quindi molto importanti le osservazioni tra il 2013 ed il 2016 per valutare le reali possibilità d’impatto. In risposta ad alcune lettere pervenute, la NASA, nella persona dell’amministratore Charles Bolden, ha detto che c’è ancora tanto tempo per passare ad una fase operativa. Questo non vuol dire che il caso non venga preso con la dovuta serietà, ma che è anche inutile affrontare mille problemi prima ancora di avere stime ufficiali in relazione al suo passaggio. Bolden fa riferimento al fatto che in futuro ci saranno tante osservazioni che permetteranno di capire se servono progetti immediati. Non resta quindi che attendere e sperare che l’asteoide voglia tenersi lontano dalla Terra.


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