Enel disumana: chiede 400 euro per allaccio corrente a roulotte terremotati!



“Enel mi ha chiesto 420 euro per l’allaccio”, dice un uomo ai microfoni di SkyTG24. “Grazie ai vicini ora ci siamo arrangiati”. L’azienda di fornitura elettrica spiega che senza un decreto non è possibile attivare singole utenze.

“Non so per quanto tempo potremo andare avanti così” aggiunge. La questione, spiega l’ufficio stampa di Enel è che “senza un decreto del governo e una delibera dell’autorità dell’energia non è possibile fare allacci gratuiti alle singole utenze”.



Ecco l’ennesimo esempio di scarsa umanità delle grandi società. Si può chiedere 400 euro a un terremotato per avere la corrente? E il Governo dove è? Dorme come al solito? Possibile che ogni volta ci devono essere casi di questo tipo?
Eppure sul sito dell'Enel leggiamo:

Enel: allacci elettrici senza oneri per i terremotati

La procedura adottata nei casi di gestione delle emergenze prevede che la Protezione Civile raccolga le istanze di allacciamento provvisorio da parte dei clienti, non già compresi nei campi attrezzati predisposti dalla stessa, e le inoltri direttamente ad Enel Distribuzione senza aggravi per i clienti coinvolti. Con il coordinamento della Protezione Civile sono stati già alimentati da Enel Distribuzione 30 campi accoglienza.
Qualora il cliente si rivolga al fornitore di energia elettrica  per richiedere l’allaccio di una fornitura di emergenza al di fuori dei campi attrezzati,  la sua richiesta viene indirizzata dal venditore alla Protezione Civile.
La Protezione Civile, valutata  la fondatezza della richiesta, anche con riferimento alla sicurezza,  la inoltra a Enel Distribuzione, che procede all’allaccio con la massima celerità, anche in questo caso senza oneri per il cliente.
È dunque in ultima istanza la Protezione Civile che invia la richiesta ad Enel Distribuzione. Tale procedura assicura un ordinato sviluppo delle attività sotto l’egida della Protezione Civile ed è stata applicata con successo nel recente terremoto dell’Aquila.
I disguidi nella comunicazione tra clienti, venditore, Protezione Civile e distributore che si sono verificati in alcuni casi isolati in questi giorni concitati, sono stati definitivamente superati.

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