2012 DA14,l'asteroide che non dovrebbe colpire la Terra nel 2013



Ecco che riparte il panico da estinzione planetaria con la (ri)scoperta di un asteroide che nei prossimi anni promette passaggi estremamente ravvicinati con il nostro pianeta: l'asteroide si chiama 2012 DA14, e nel 2013 passerà a circa 34.000 km dalla Terra. 

Quanto vale la pena preoccuparsi? Ben poco, ma la notizia ha iniziato a girare e a gonfiarsi fin da marzo di quest'anno, riempiendosi di inesattezze tali da alterarla quasi completamente nel suo contenuto fondamentale; è quindi tornata a circolare di recente per la pubblicazione di alcuni articoli leggermente in ritardo sui tempi.

Iniziamo col dire che 2012 DA14 è un Near Earth Object, uno dei tanti del gruppo di asteroidi (oltre un milione) più piccoli di 100 metri che si trovano ad orbitare nelle vicinanze della Terra. Scoperto nel febbraio del 2012 dall'osservatorio spagnolo di La Sagra, è un asteroide largo circa 45 metri che viaggia ad una velocità compresa tra i 6 e i 12 km al secondo.

Anche se passerà molto vicino a noi, rimarrà costantemente invisibile ad occhio nudo, e non sarà uno scherzo individuarlo nemmeno con un potente telescopio amatoriale.

Come per tutti i Near Earth Objects, anche questo oggetto viene catalogato, studiato, e associato con una probabilità di rischio di impatto con la Terra: prima o poi, infatti, qualche oggetto appartenente a questa classe di asteroidi è destinato a collidere con il nostro pianeta, ma la statistica ci dice che su per ogni oggetto che colpisce la Terra ce ne sono milioni e milioni di altri che la sfiorano, o che semplicemente le passano vicino, senza la minima "intenzione" di scatenare una catastrofe.


Il rischio di impatto (calcolato per ottenere una possibilità di impatto ad ogni passaggio ravvicinato) è un dato che generalmente allarma molte persone, e lo stesso discorso vale per la distanza del passaggio.

Parlando di distanze, ci sono alcuni dati apparentemente discrepanti: c'è chi parla di circa 52.000 km, chi di 27.000, chi di 34-35.000, ma le discrepanze dipendono da una scorretta interpretazione di alcune fonti che riportavano misurazioni leggermente diverse:
  • 27.000 km: distanza minima dal centro della Terra
  • 52-53.000 km: distanza massima dal centro della Terra
  • 34.000 km: distanza nominale dal centro della Terra
Sul rischio di impatto, invece, è quasi impossibile fare riferimento ad un singolo dato: esiste una percentuale di rischio ad ogni passaggio ravvicinato, e sostenere genericamente che esista una possibilità su cento di uno scontro è poco corretto, oltre che fuorviante.

Da quest'anno al 2020, le possibilità di impatto ad ogni passaggio ravvicinato sono pari a zero; c'è un rischio di impatto cumulativo ad ogni passaggio successivo (su un totale di 36 in 57 anni), dal 2026 al 2069, pari allo 0,033%. Sulla scala Torino, che stima il rischio di impatto, è catalogato come "0", equivalente a "nessuno rischio".

Il 13 febbraio 2013, 2012 DA14 passerà molto vicino a noi, in corrispondenza delle orbite di alcuni satelliti. Questo è l'unico rischio reale (e probabilmente da escludere) durante il passaggio dell'anno prossimo: siamo infatti statisticamente sicuri che non ci dovrà minimamente preoccupare.


Cosa ci riserva il futuro di 2012 DA14? Nessuno può saperlo con certezza, ma è stata formulata una statistica affidabile sui futuri passaggi in base alle osservazioni effettuate e alla fisica moderna, che sembra funzionare particolarmente bene (considerando le incognite del caso) per i calcoli orbitali di oggetti simili.

Escludendo eventi esterni imprevisti, possibili ma spesso tenuti in considerazione nei calcoli, sappiamo che nel 2020 le possibilità di un impatto saranno pari a 1 su 100.000, una probabilità inferiore a quella di essere colpiti da un fulmine durante l'arco della propria vita. Ma se dovesse realmente verificarsi un impatto con la Terra?


Se dovesse colpire la Terra, 2012 DA14 creerebbe danni equivalenti ad unabomba atomica di 2,4 megatoni, potenza già testata numerose volte sul nostro pianeta con ordigni esplosivi artificiali. Niente di piacevole, specialmente se il sito dell'impatto dovesse trovarsi in corrispondenza di una megalopoli, ma nulla che possa provocare un evento di estinzione di massa.


Approssimando alcuni parametri fondamentali, l'impatto di 2012 DA14 potrebbe produrre queste conseguenze:

  • Dopo la frammentazione all'altezza di quasi 50 km dalla superficie della Terra, è molto probabile che l'asteroide possa esplodere a quota 8.600 metri, creando frammenti che precipitano al suolo alla velocità di circa 4 km/s;
  • Alla distanza di circa 10 km, l'onda d'urto dell'esplosione in quota frantumerebbe il vetro delle finestre, e il boato avrebbe una potenza di 80 decibel;
  • Pioggia di frammenti grandi da qualche metro a pochi centimetri, e un mucchio di polvere.

Potete fare voi stessi i calcoli leggendo questo post: Meteorite: calcoliamo i danni di un impatto.

Ricapitolando: niente apocalisse nel febbraio del prossimo anno, e probabilmente nessuna estinzione di massa causata da un impatto di 2012 DA14 con la Terra. Rimangono milioni di altri corpi oscuri a spasso nel vicinato terrestre, e verranno sicuramente lanciati altri falsi allarmi, ma i collegamenti qui sotto vi eviteranno di incappare in altri abbagli simili.


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