Ma dove sono le riserve d'oro dell'Italia?

Ma dove sono le circa 2450 tonnellate d’oro italiane, la quarta riserva aurea al mondo? Presso Bankitalia? Non certo tutte: una parte è custodita negli Usa e a Londra. Se la Bundesbank ha deciso di farlo tornare a casa, non sarebbe il caso di dare una controllatina? In che percentuale le nostre riserve sono conservate all’estero? Esiste poi un registro?
Le barre o lingotti sono contraddistinte con numeri seriali, dai quali si evince senza ombra di dubbio la proprietà italiana delle stesse?
A febbraio il quotidiano britannico “The Independent” rilanciava la conferma di una forte pressione tedesca fin dall’inizio del 2012 affinché Roma mettesse mano alle sue riserve per incidere sullo stock di debito. L’Italia è una economia di 2 miliardi di dollari con piu’ di 2400 tonnellate di oro. L’Italia, ha la seconda posizione aurea nella zona europea. Ha un bella quantità di oro che il Fondo Monetario Internazionale e la gente che lo sostiene come Mario Monti e i gli altri terroristi dell IMF stanno cercando di agevolare il furto delle 2400 tonnellate di oro italiano.
Tanto che il 19 gennaio scorso i deputati Fabio Rampelli e Marco Marsilio presentarono un’interrogazione parlamentare (con richiesta di risposta scritta) indirizzata al ministro dell’Economia e delle Finanze – leggi Mario Monti – per chiedere lumi al riguardo, mettendo in luce la ‘dispersione’ del nostro oro in vari caveaux internazionali, e non certo casuali: alla BRI di Basilea, alla Bank of England di Londra e alla Federal Reserve di New York.  Ne era sorta una diatriba tra Tremonti che diceva che il nostro oro apparteneva, giustamente, al nostro Stato e l’allora presidente della BCE, Trichet, che asseriva che il nostro oro apperteneva alla Banca d’Italia e, pertanto, alla BCE.
L’interrogazione è, naturalmente, a tutt’oggi rimasta senza risposta.
Ecco il testo dell’interrogazione parlamentare (Fonte: http://banchedati.camera.it)
4/14567 : CAMERA – ITER ATTO

ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14567

Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 573 del 19/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA’
Data firma: 19/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell’atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARSILIO MARCO POPOLO DELLA LIBERTA’ 19/01/2012
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere:
MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
delegato in data 19/01/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta4-14567
presentata da
FABIO RAMPELLI
giovedì 19 gennaio 2012, seduta n.573
RAMPELLI e MARSILIO. -
Al Ministro dell’economia e delle finanze. - Per sapere – premesso che:
da un articolo pubblicato sul noto quotidiano nazionale La Repubblica, datato 1o agosto 2009 e dal titolo «L’oro italiano? A Manhattan. La Fed detiene parte dei lingotti» si apprende che gran parte della riserva aurea italiana sarebbe custodita presso uno stabile sito vicino la Federal Reserve statunitense, a New York;
dallo stesso articolo, si evince inoltre che altri quantitativi della nostra riserva aurea, seppur minori rispetto al succitato, vengono detenuti presso la Banca d’Inghilterra e presso la Banca dei Regolamenti internazionali con sede a Basilea;
la stessa notizia viene riportata dalla trasmissione televisiva «Passaggio a Nord Ovest», noto programma di approfondimento di RAI 1, nella puntata andata in onda in data 11 settembre 2010;
dalle stesse fonti si apprende inoltre che una parte dell’oro custodito presso i forzieri della Banca d’Italia, nella sede di via Nazionale a Roma, non sarebbe sotto la nostra diretta custodia perché affidato alla Banca centrale europea -:
se quanto citato in premessa corrisponda al vero ed, eventualmente, quando e in base a quale accordo o disposizione di legge sia stata assunta una tale decisione e se tale scelta «strategica» sia ancora ritenuta funzionale agli interessi dell’Italia;
a chi appartengano la proprietà della riserva aurea detenuta a Palazzo Koch e la proprietà della riserva aurea detenuta nelle sedi estere;
se l’Italia abbia la completa disponibilità delle succitate riserve auree, sia di quella detenuta presso la Banca d’Italia, sia di quelle eventualmente detenute presso sedi estere. (4-14567)



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2 commenti:

bart ha detto...

Giu' le mani dal nostro (si fa x dire)ORO ,banditi!!!!

Anonimo ha detto...

mi sembra che qualcuno percepisce degli interessi per il deposito del nostro oro all'estero, perchè la custodia è gratis in quanto chi la tiene in deposito ne può usufruire tranquillamente. Se un domani si decidesse di far rientrare le 2450 tonnellate d'oro (quarto quantitativo al mondo)probabilmente scopiremmo che l'oro si è ridotto notevolmente nel suo peso, probabilmente dal 50 al 70 % del suo effettivo valore e peso.
allora si che sarà dura per l'italia rimettersi in piedi, mentre chi ne ha approfittato saà gia scappato all'estero con un sacco di miliardi di euro. noi diventeremo peggio della grecia o dell'isola di pasqua.

 


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