La Svizzera teme l'invasione: limiti agli immigrati dell'Ue


Il governo svizzero ha deciso di limitare l'afflusso di manodopera dall'Unione europea. Cedendo alle pressioni della destra, ha prolungato di un anno la cosiddetta "clausola di salvaguardia" per i paesi dell'Est e l'ha estesa anche ai lavoratori provenienti dagli altri Stati dell'Ue.
Da sola, la "clausola di salvaguardia" non avrà che un effetto limitato sull'immigrazione; soltanto la somma di misure diverse potrà permettere di contenere il problema, ha dichiarato mercoledì la consigliera federale Simonetta Sommaruga. «Padronato, sindacati e cantoni dovranno fare la loro parte».


La ministra ha poi precisato che non si tratta di un «atto di inimicizia» nei confronti di Bruxelles, che «è e rimane il principale partner di Berna». «La Svizzera non ha fatto che applicare una clausola negoziata con l'Unione europea».

Questa misura, assieme ad altre, permetterà di avere un'immigrazione sopportabile dal punto di vista economico e sociale, secondo il Consiglio federale. Negli ultimi anni il numero di immigrati ha superato di 60-80'000 unità quello degli emigrati. Questa situazione ha avuto effetti positivi, ma anche negativi, su economia, mercato del lavoro, assicurazioni sociali, territorio, mercato dell'alloggio e infrastrutture.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sanno che a breve molti vorranno migrare! C'e' troppa disoccupazione, e' arrivata la bolletta del gas, altissima e comprende solo 1 mese, vivere e' diventato ptroppo costoso. Si sta' avviando in NWO

 


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