La sonda Cassini fotografa la Terra: siamo solo un puntino blu



Cassini, la navicella della NASA che dal 2004 orbita intorno a Saturno, ha inviato una splendida immagine della Terra vista attraverso gli anelli del sesto pianeta del sistema solare, da una distanza di circa 1,5 miliardi di chilometri. Per la prima volta la Terra e la Luna sono state ritratte dalla fotocamera ad alta risoluzione della navicella come due oggetti distinti nello spazio.

Nell'immagine, scattata il 19 luglio, la Terra appare come un piccolo puntino blu, con accanto una minuscola macchiolina bianca, ossia la nostra Luna. Le foto del nostro pianeta dalle parti più esterne del sistema solare sono estremamente rare, dal momento che da centinaia di milioni di chilometri la distanza relativa tra la Terra ed il Sole è estremamente ridotta.
Esattamente come capiterebbe alla retina di un essere umano, anche i delicatissimi sensori di una fotocamera potrebbero essere danneggiati se puntati direttamente verso il Sole. Cassini è riuscita a scattare questa immagine proprio perché, dal punto di vista della navicella, in quel momento il Sole era coperto da Saturno, che ha bloccato la maggior parte della luce.
"Questo piccolo pallino blu - ha commentato Linda Spilker, scienziata del NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena - è un riassunto conciso di chi eravamo il 19 luglio. L'immagine di Cassini ci ricorda quanto sia piccolo il pianeta che ci ospita nella vastità dello spazio, e testimonia anche l'ingegno dei cittadini di questo piccolo pianeta, che hanno mandato una navicella robotica così lontano da casa per studiare Saturno e, guardando indietro, scattare una foto alla Terra".
La sonda Cassini è stata lanciata nel 1997, dopo quasi venti anni di sviluppo, con lo scopo di studiare Saturno ed i suoi satelliti: sin dal suo arrivo nell'orbita del pianeta, il 1° luglio del 2004, la navicella ha anche osservato Giove, l'eliosfera e testato la teoria della relatività. Il nome deriva da quello dell'astronomo italiano Gian Domenico Cassini, che alla fine del XVII secolo scoprì alcune delle lune di Saturno (Teti, Dione, Rea e Giapeto).
[Fonte: NASA]


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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Certo che visti da li siamo grandi quanto una caccola di naso.

Anonimo ha detto...

esatto, e a causa dei governi che abbiamo su questo pianeta,da puntino luminoso blu ci ritroveremo ad essere un puntino spento marrone.

Anonimo ha detto...

É la mentalità della gente che adda cambia i governi vanno e vengono

 


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