Terremoto M 3.0 nel Tirreno meridionale vicino al vulcano sottomarino Marsili

28 agosto 2013 - Alle ore 11:07 italiane una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 della scala richter e' stata registrata nel Mar Tirreno meridionale,non lontano dall'arcipelago delle Eolie e dal vulcano sottomarino Marsili.L'evento e' stato localizzato in mare a 116 km a NE da Palermo,con profondita' ipocentrale di 7,4 km.

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7 commenti:

Anonimo ha detto...

"Terremoto M 3.0 nel Tirreno meridionale vicino al vulcano sottomarino Marsili"...

ed ai suoi molteplici fratelli, di cui uno si chiama "senzanome", tanto li conoscono!
La scossa comunque è alquanto superficaile.

Anonimo ha detto...

Ecco tutti gli altri, li dovrebbero studiare approfonditamente e tenerli sotto controllo anche, e credo che lo stiano già facendo, sebbene le nostre risorse economiche in questo settore, siano state sempre alquanto scarse, ma visto che, da un po' di tempo, mangiamo pane e terremoti, la ricerca andrebbe senz'altro FINANZIATA, abbastanza velocemente, per la nostra futura messa in sicurezza,in quanto prevenire è sempre meglio, secondo mio modesto parere.
Altrimenti ci arrabbiamo!

http://www.protezionecivile.gov.it/cms/attach/editor/vulcani_tuttiweb.jpg

Anonimo ha detto...

ma dove' 11;11... ho saputo che ogni giorno alle 11:11 compare na mano che gli ficca no schiaffo..

Anonimo ha detto...

...e' vero! E poi vede le madonne!

http://www.youtube.com/watch?v=l8YUD7Zq3bs

Anonimo ha detto...

Per l'Anonimo delle 13.38 in punto!

Ma dico, se non ti piace l'emergenza terremoti e/o eventuali maremoti, vai a guardare nel reparto Terza Guerra mondiale, oppure al primo piano girando a destra ci trovi il crak monetario, invece subito a sinistra sempre nel reparto emergenze, c'è il cielo a righi e quadretti, e la venuta dell'anticristo...
Ah! dimenticavo, giù al piano terra, come di solito ci trovi l'obitorio con l'inversione dei poli magnetici, del sole, della terra, della luna e perfino di giove all'unisono...alla grande! Ed in più... il magameteorite vagante che ha bisogmo di indicazioni stradali.
Me mi trovi al bar, per fare quattro chiacchiere tra amici, tanto per perdere un po' di tempo nel frattempo che viene l'inverno ed ancora nessuno ha preso provvedimenti per le eventuali alluvioni, tornado e piene, nel caso si scateni il diluvio a livello LOCALE, perchè di universale questi fenomeni non hanno MAI avuto niente, diteglielo un po' ai canalizzati sintonizzati mentalmente sull'11:11!

Anonimo ha detto...

La mappa è sbagliata, il Marsili non è situato in quella zona.

Anonimo ha detto...

Ecco una NUOVA nota della Protezione Civile inviata a tutte le Testate Giornalistiche in rete:

"In questi giorni, a seguito degli eventi sismici che, in varie zone d’Italia, sono stati avvertiti dalla popolazione, sono stati pubblicati numerosi articoli e mandati in onda diversi servizi televisivi. In alcuni casi, gli interventi di esperti scientifici sull’andamento e le possibili evoluzioni delle sequenze sismiche sono stati interpretati in modo da poter indurre i cittadini ad abbassare il livello di attenzione in un territorio – nel caso specifico la zona di Gubbio – esposto a rischio sismico.

Quasi tutto il territorio italiano è caratterizzato da faglie attive e in grado di produrre terremoti. Le sequenze sismiche iniziano e dopo un tempo, più o meno lungo, finiscono; a volte, però, hanno delle riprese e, nel complesso, si possono protrarre per mesi o anni. In alcuni casi, poi, possono essere associate a terremoti forti. Anche ora, in diverse zone d’Italia, sono in corso sequenze che hanno picchi e periodi di relativa quiete: come questi varino, aumentando o diminuendo d’intensità e frequenza, è, al momento, argomento di studio e ricerca che l’INGV affronta quotidianamente nel suo lavoro. È fondamentale quindi che l’intero sistema di protezione civile – di cui anche gli organi di informazione fanno parte – affronti con equilibrio i temi legati al rischio sismico, senza cadere negli eccessi di rassicurazione, da una parte, o allarmismo, dall’altra. Per esempio, l’aggettivo “naturale” o “normale”, utilizzato talvolta per descrivere l’evoluzione di una sequenza sismica, non va inteso come un’indicazione di un fenomeno che si è concluso: sarebbe “normale” anche una ripresa dell’attività con scosse altrettanto o più forti di quelle già avvenute. Per queste ragioni, come Dipartimento della Protezione Civile e INGV chiediamo la collaborazione di tutte le redazioni affinché, quando si parla di terremoto, sia fornito un messaggio corretto e chiaro al pubblico, prestando la dovuta attenzione anche al significato dei termini utilizzati.

Come si sa, il primo passo verso la riduzione del rischio passa attraverso una popolazione consapevole: occorre premunirsi, far controllare le abitazioni, gli edifici pubblici, i luoghi di lavoro, verificare e pretendere che il proprio Comune abbia piani di emergenza aggiornati e testati, poiché i terremoti, anche forti, possono avvenire in gran parte del territorio italiano in ogni momento e senza preavviso."

http://www.meteoweb.eu/2013/08/terremoti-e-rischio-sismico-ingv-e-protezione-civile-fanno-chiarezza-sulle-scosse-degli-ultimi-giorni/223112/

 


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