Staminali, “miglioramenti per 34 pazienti”,ma il ministero vieta la cura

30 ott 2013 - «Ci sono certificazioni che dimostrano i miglioramenti sui pazienti in trattamento con il metodo Stamina redatti da una cinquantina di medici autonomi e di strutture ospedaliere terze; tale documentazione è stata consegnata al Tar del Lazio e sarà consegnata al Tar di Brescia».

Lo ha detto il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, nella conferenza stampa per presentare i risultati clinici dei pazienti in trattamento. Il professore di Torino, presidente della Fondazione Stamina, ha spiegato che i 34 pazienti di cui si è in possesso di documentazione si sono sottoposti ad esami strumentali quali elettromiografie, elettroencefalogrammi, ecografie ed esami sanguigni. Riferendosi quindi agli Spedali Civili, Vannoni ha affermato che nelle cartelle cliniche dei pazienti redatte a Brescia «non ci sono esami clinici e strumentali a corredo. Questo vuol dire che gli Spedali di Brescia non sanno se i pazienti stanno meglio o peggio. E’ vero che a Brescia i pazienti sono stati imposti dai giudici, ma è anche vero che si tratta di un ospedale pubblico che dovrebbe comunque e in ogni caso fare un monitoraggio accurato con la massima attenzione».
Ostruzionismo, poi, ci sarebbe stato da parte del ministero della salute. Ancora nella mattinata di giovedì 24 ottobre, il ministro Beatrice Lorenzin ribadiva su Rai1: «Sarebbe stata una notizia meravigliosa da dare a ma purtroppo il comitato tecnico-scientifico ha valutato gli elementi a disposizione e deciso che non sono sufficienti per consentire una sperimentazione clinica. Vannoni non può presentare nessun risultato di sperimentazione, perchè la sperimentazione non c’è mai stata, semmai presenterà’ i risultati cartelle cliniche degli ospedali civili di Brescia, un contributo che potrebbe essere anche utile».
«E’ facile compilare cartelle cliniche senza mettere dentro i dati ma gli scienziati dovrebbero studiare il fenomeno dei pazienti e capire perchè ora una bambina come Celeste ha ricominciato a muoversi», ha ribattuto nel pomeriggio Vannoni. Il metodo che il ministro della salute Beatrice Lorenzin aveva definito non solo inefficace ma anche pericoloso, secondo i dati presentati da Vannoni avrebbe invece comportato miglioramenti attestati sui pazienti da esami strumentali, cosa che farebbe cadere l’ipotesi di un effetto placebo, e assenza di effetti collaterali.
Nel frattempo, fuori dal Ministero della Sanità e di molte Asl e ospedali di Roma, l’associazione “Impavidi Destini” ha esposto striscioni con la scritta “Sì alle staminali e alla libertà di cura.  « Ma perchè vietare la possibilità di cure alternative ai malati terminali? Quale ulteriore danno potrebbe arrecare il metodo Vannoni a queste persone?», è la domanda della responsabile nazionale Serena Grasso, che aggiunge: «il dubbio e’ che dietro il rifiuto del metodo Stamina ci possa essere il veto delle potenti lobby farmaceutiche».
Fonte: http://www.quibrescia.it/cms/2013/10/24/staminali-miglioramenti-per-34-pazienti/

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Dico solo una cosa vergogna !

atom ha detto...

Ci credo che vietano la cura....come cacchio fanno poi a vendere tutti quei medicinali con centinaia di effetti indesiderati e senza alcun effetto sulla malattia?disgraziati,ci vogliono uccidere lentamente.

Anonimo ha detto...

Certo che è così, lo è sempre stato! La Lorenzin deve mantenere la 'poltrona'..!vergognosa!! Ma nn ci si deve arrendere .! Bisogna lottare,sempre, xchè la ns vita va difesa..a tutti i costi!!

 


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