Continuano le proteste in Italia, bloccata la frontiera con la Francia

13 dic 2013 - Quinto giorno di manifestazioni anti governo dei senza partito e senza sindacato. Caos dalla Sicilia alla Liguria. Alfano: rischio deriva "ribellista".
Quinto giorno di manifestazioni anti governo dei senza partito e senza sindacato. Dalla Sicilia alla Liguria. Alfano: rischio deriva "ribellista".

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Quinto giorno di manifestazioni anti governo dei senza partito e senza sindacato. Dalla Sicilia alla Liguria. Alfano: rischio deriva "ribellista".
Dilaga la protesta in tutta Italia: dopo le bombe carta lanciate ieri contro i politici occorsi alla Conferenza nazionale sulla Green Economy alla Sapienza di Roma, tra cui il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, oggi un corteo è atteso in Liguria, a Sanremo.

A Ventimiglia i manifestanti, con le loro azioni, impediscono ai mezzi di raggiungere la Francia e il Piemonte. Gli autori della protesta hanno montato due tende all'accesso del ponte sul fiume Roja, che porta oltralpe.

Protesta dei forconi davanti alla sede di "Riscossione Sicilia" a Palermo, sventolando mutande e appendendole sugli alberi al grido "siamo rimasti in mutande, prendetevi anche queste". 

Il movimento dei Forconi ha deciso di presentarsi questa mattina davanti l'agenzia di riscossione dei tributi le cui cartelle - dicono - stanno portando al fallimento migliaia di aziende e di famiglia con un trattore, ma il mezzo si è guastato.

Caos registrato soprattutto a Torino e a Ventimiglia. Un gruppo di dimostranti presso l'interporto di Orbassano, alle porte del capoluogo piemontese, ha iniziato a muoversi dal piazzale con l'intento di andare ad occupare la tangenziale. Sul posto è intervenuta la polizia che ha identificato 38 persone, tra cui alcuni autotrasportatori, che hanno ritirato gli striscioni e desistito dai loro propositi. Rimosso, inoltre, il blocco di questa mattina in piazza Derna, la Questura ha fatto sapere che sono state identificate 15 persone. 

Il sindaco di Torino, Piero Fassino, insieme ai consiglieri comunali Michele Paolino, Marta Levi e Marco Grimaldi, ha incontrato una delegazione di studenti che nei giorni scorsi hanno preso parte alle manifestazioni Disagi a Ventimiglia, dove piccoli gruppi di manifestanti hanno occupato largo Torino e il ponte sul fiume Roja, bloccando di fatto le principali arterie stradali che conducono in Francia e in Piemonte e l'accesso al casello autostradale della città di frontiera. Sul ponte i dimostranti hanno anche montato alcune tende da campeggio con l'intenzione di proseguire la protesta ad oltranza.

Momenti di tensione si erano registrati in mattinata quando la polizia è stata costretta a lanciare alcuni lacrimogeni per disperdere i manifestanti che da oltre due ore bloccavano il traffico nei pressi della rotonda della frazione Latte, impedendo agli automobilisti e agli altri mezzi di raggiungere i valichi di frontiera di Ponte San Ludovico e Ponte San Luigi.

Rallentamenti anche in autostrada, sulla A4, la "staffetta" delle auto dei dimostranti che sventolavano il tricolore nel pomeriggio ha interessato il tratto compreso tra l'area di servizio di Fratta e Villesse, in direzione Trieste, creando problemi alla circolazione. A Mestre, in Veneto, i Forconi si sono oggi radunati alla sede locale di Equitalia, causando problemi al traffico e code in tangenziale verso Venezia a causa del volantinaggio costante dei manifestanti.

Nel corso delle proteste iniziate il 9 dicembre sono state arrestate "cinque persone, mentre altre 55 risultano denunciate per vari reati, tra i quali saccheggio e interruzione di pubblico servizio" ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, durante un'informativa urgente alla Camera sulle manifestazioni di questi giorni. Alfano ha detto anche che alle proteste hanno partecipato "frange eterogenee, apparentemente prive di collegamento" e "persone appartenenti alle più svariate categorie", ma in particolare "formazioni di estrema destra".

Alfano si è poi detto preoccupato per il rischio di "deriva ribellistica" contro le istituzioni: "L'elemento di preoccupazione, oggetto anche di analisi e riflessione nel corso di un vertice al Viminale, è nell'eventualità che l'insieme di queste cause di disagio possa alimentare una deriva ribellistica genericamente indirizzata contro le istituzioni nazionali ed europee, a cui non farebbero mancare il loro sostegno componenti dell'antagonismo interessate ad intecettare qualunque forma di malessere sociale".

Il ministro ha invitato poi la politica a "non cavalcare la protesta dei violenti", mentre, per quanto riguarda il caso degli agenti che si sono tolti il casco durante una manifestazione dei Forconi ha precisato che non è stato affatto un gesto di solidarietà verso la protesta: "Esprimo la mia ferma disapprovazione per il tentativo di strumentalizzare il comportamento di alcuni agenti: il gesto di togliere il casco che indossano in servizio di ordine pubblico è avvenuto quando ormai ne era scemata la tensione. E' un fatto accaduto anche in altre circostanze e leggerlo ora come un segno di solidarietà verso i manifestanti non è arbitrario ma anche irrispettoso nei confronti degli agenti che ogni giorno combattono in trincea".
(Ansa-TMNews)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

IL VENTO DELLA RIBELLIONE E DELLA PROTESTA DIVAMPA! MEGLIO! CHE CONTINUI ANCORA DI PIU' FINO ALLA FINE DELLO STATUS QUO' IN QUESTO PAESE E OVUNQUE!!!

Anonimo ha detto...

Mi sa che gli obbiettivi si dovrebbero puntare su altri bersagli.
Tiro ai falchi ed ai piccioni.
Se si apre la caccia.
Il popolo gli e' nemico.
A letto,disse letta, tutti senza cena.

Anonimo ha detto...

Bloccare il parlamento ad oltranza, a costo di non farli uscire fuori per mesi,fargli passare le vacanze di natale ai parlamentari asserragliati nella "loro bastiglia" e non a casa loro tranquilli con le loro famiglie o nelle isole tropicali alla faccia del popolo che tira la cinghia per arrivare a fine mese.

 


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