Maltempo in Puglia, evacuate centinaia di persone

San Marco in Lamis – DA ormai 40 ore piove ininterrottamente a San Marco in Lamis. Un violento nubifragio si è abbattuto sul paese allagando le strade del centro. Circa 150 persone sono state sfollate a scopo precauzionale, accolte nei centri della Protezione Civile. Le strade SS 272 e SP 28 sono chiuse al traffico e anche la strada a scorrimento veloce 693, nel tratto tra Carpino e Cagnano Varano è attualmente chiusa al traffico a causa di uno smottamento. 

Sul posto sono giunte tutte le squadre dei vigili del fuoco del Comando provinciale (Foggia, San Severo, Rodi Garganico, Deliceto) che da ore stanno prestando soccorso alle popolazioni della zona e ai numerosi automobilisti rimasti bloccati dalle strade ricoperte di fango e detriti portati giù da una frana. Più di 10 sono stati i soccorsi agli automobilisti rimasti bloccati, per uno è stato necessario il trasporto presso il pronto soccorso dell’ospedale di San Severo a causa dello choc e della tensione. Temporali persistenti anche a San Giovanni Rotondo. Fango e acqua hanno ormai invaso diverse arterie stradali, capannoni e abitazioni private. Disagi anche a Mattinata, Vieste, Peschici e Rodi. Continua, senza sosta, l’attività di soccorso da parte dei volontari della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale. Fonte immagine: Notizie Lamis 

1 commento:

Anonimo ha detto...

L’Agricoltore pugliese si è finalmente reso conto che qualcosa, nel consueto ciclo di semina e raccolta, è definitivamente cambiato. Quelle che un tempo erano valli incontaminate, dedite alla sola produzione dei celebri generi alimentari di antichissima origine, sono oggi alle prese con una sequela di elementi anomali, che turbano il millenario equilibrio esistente, tipico di queste zone, tra uomo ed ambiente.
Le alberature sono in una condizione di grave sofferenza. Questa condizione è in gran parte ormai ben visibile, come ho già avuto modo di segnalare, ed in buona parte invisibile. Anche il piccolo vivaista pugliese è alle prese con le tante malattie a ripetizione della sua produzione e con i rimedi chimici proposti, forse un po’ incautamente, dai consorzi agrari.

 


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