Scie chimiche in Toscana. E' in atto una devastazione ambientale!

il cielo sul Monte Amiata dopo un'irrorazione chimica
L’Agricoltore toscano si è finalmente reso conto che qualcosa, nel consueto ciclo di semina e raccolta, è definitivamente cambiato. Quelle che un tempo erano valli incontaminate, dedite alla sola produzione dei celebri generi alimentari di antichissima origine, sono oggi alle prese con una sequela di elementi anomali, che turbano il millenario equilibrio esistente, tipico di queste zone, tra uomo ed ambiente.

Le alberature sono in una condizione di grave sofferenza. Questa condizione è in gran parte ormai ben visibile, come ho già avuto modo di segnalare, ed in buona parte invisibile. Anche il piccolo vivaista toscano è alle prese con le tante malattie a ripetizione della sua produzione e con i rimedi chimici proposti, forse un po’ incautamente, dai consorzi agrari. E’ notizia di oggi (‘La Repubblica’ a pag. 23 del 22/08/2014) della decimazione degli ulivi salentini ad opera, si crede, di un presunto ‘batterio killer’ misterioso … cambiano latitudini e specie arboree ma la sostanza rimane la stessa.  
La produzione da orto è in grave crisi. Frutta e verdura hanno un aspetto misero ed un sapore ancor più deprimente. Probabilmente contribuisce a tale scempio anche la metodologia di conservazione e l’innaturale filiera adottata. Si risponde con un'inondazione di prodotti chimici deleteri e pericolosi, tentando di arginare uno stato di debolezza e malattia diffuso e di fatto incontenibile.
Il tessuto sociale è devastato. Alle famiglie allargate di un tempo che si occupavano scrupolosamente e fieramente del territorio, si sono sostituite una congerie di entità incoerenti e spesso lontanissime dalle motivazioni profonde ed antiche con le quali questo territorio unico al mondo è stato per millenni abitato. Basti osservare poi le nuove costruzioni e le nuove opere urbanistiche e paragonarle con quelle antiche per rendersi conto della miseria umana e del caos esistenziale in cui si è precipitati.
Purtroppo la popolazione locale è stata sopraffatta dai frutti avvelenati della ‘civiltà moderna’ (OGM e 'diserbi' chimci compresi ovviamente) e, invece di riappropriarsi del territorio, ha preferito allontanarsene, relegando la sua gestione ad elementi estranei che hanno modificato indelebilmente il suo delicatissimo tessuto storico.
Sopra questa devastazione apparentemente trascurabile ed invece ponderosissima, grava da decenni la piaga delle scie chimiche che raggiunge livelli parossistici. Il cielo toscano è trasfigurato e l'insieme terra/cielo ben si inserisce alla rappresentazione del celebre adagio alchimistico ‘così in basso come in alto’. L’attività di dispersione di elementi biochimici nell’atmosfera è incessante ed a volte imbarazzante. La popolazione comincia ad intravvedere un nesso tra questo cielo infestato e la desolazione a terra, eppure tale relazione è stata introdotta in modo sottile, pian piano, in modo da rendere difficoltoso svelare il rapporto di causa ed effetto esistente.
L’alba ed il tramonto sono di colore bianco freddo, le formazioni nuvolose sono irriconoscibile e frammentate con decine di configurazioni (e colori) presenti nello stesso momento. Gli ‘archi chimici’ prodotti dai metalli degli aerosol sono praticamente presenti ad ogni ora del giorno. Nebbie di ricaduta lordano l’aria e la rendono caustica e maleodorante.
Forse l’agricoltore toscano ha cominciato a riflettere ed a osservare il cielo come i suoi antenati etruschi facevano ogni giorno. Dall'osservazione del cielo traevano preziose informazioni sui moti a venire. Quale tipo di nefasta previsione potremmo azzardare oggi?

8 commenti:

S.R.V. ha detto...

Purtroppo ha ragione , da tempo mi sono accorto che gli alberi non hanno quell'aspetto sano , ho visto molti alberi secchi , tutti i tronchi hanno una patina giallognola ,ho toccato tale patina ed ho notato un'anomalia non naturale , per favore non esca un esperto che mi dica chè può essere un tipo di muffa naturale o altro , per fortuna so riconoscere le muffe .
Nel Casentino è pieno di tale anomalia ed anche a Vallombrosa , sono posti della Toscana , dove una volta erano fiorenti di bellissimi alberi , soprattutto Abeti , era uno spettacolo meraviglioso , da anni vado in tali luoghi ed ho notato la differenza da allora , ad ora , che scempio.
Il trio infernale
:Monti,Letta,Renzi, hanno firmato un decreto al 1000 per 100 a favore delle scie chimiche , purtroppo a scapito della nostra salute , se arriva uno che dice che le scie chimiche non sono dannose , dico solo una cosa , peste lo colga anzi per essere nell'attualita , ebola lo colga.

Anonimo ha detto...

Anche le culture agricole stanno risentendo di questo irroramento. Se ne sono accorti tutti, anche l'anziano contadino, vicino del mio orticello. Quando gli ho chiesto perchè ci stavano morendo tutti i pomodori (una morìa tremenda quest'anno), sapete che m'ha risposto? E' l'aria malata, piena di veleni... Avrà più o meno 80 anni. Come l'ha capito? Nessuno glielo dice, internet non sa cos'è. L'ha capito perchè saranno 70 anni che coltiva la terra e riconosce i sintomi.

Anonimo ha detto...

Quando gli Americani dicono che si deve ridurre della metà la popolazione mondiale con annessi e connessi, schiavitù ,sanità lavoro...questo è il risultato, poi code kilometriche per accaparrarsi l'Ifogne!!!!

Anonimo ha detto...

Purtroppo non si fa selezione di notizie su questo blog. Lo leggo sempre perché tratta di cose spesso importanti e veritiere, altre volte però articoli troppo spinti rischiano di creare confusione.

Anonimo ha detto...

Anch'io,come contadino confermo.Aggiungo pure la moria delle api è dovuta alla geoingegneria.Per non parlare delle
malattie degenerative(SLA,sclerosi multipla,miastenia ecc.)e tumori.
Se non si crede basta fare un semplice mineralogramma per scoprire
quanti metalli pesanti abbiamo in corpo.Se non ci sono ancora sintomi
è solo questione di accumulo e quindi tempo.Non a caso Veronesi,detto
Cancronesi,ha affermato recentemente che gia' ora 1 italiano su tre ha od ha avuto un tumore e presto si arrivera' a 1 su 2.

Anonimo ha detto...

E il cielo sulla costa Grossetana l'avete mai visto? Eppure tutti gli zombie non alzano uno sguardo al cielo,li vedi che si trascinano dal mare ai centri di villeggiatura come ebeti che non pensano altro,appunto,a fare gli ebeti....poi ne parli con qualcuno,gli dici: ehi! Hai visto quelle strisce incrociate lassù? Ti rispondono: Ah( inebetiti) eh,sono degli aerei..che popolo squallido..

Anonimo ha detto...

Purtroppo, anche qui nel centro Italia, provincia di Rieti, la devastazione del territorio è allarmante, gli alberi stanno morendo, e con tutto ciò continuano a tagliare, senza rendersi conto che sarebbe meglio tagliare le decine e decine di alberi ormai morti, avvizziti e pieni di una patina gialla. Sono tutti celebrolesi, inebetiti, stralunati, non si accorgono che anche noi come gli alberi avvizziremo. Un tempo dove questa zona era un giardino pieno di profumi, è diventata l'anticamera dell'inferno, con cieli lattiginosi e l'aria pudrita, i castagni ormai avvizziti e quell'aria che si respirava nei boschi non c'è più. Una desolazione totale e poi i decelebrati manifestano con il beneplacido degli artefici dell'inferno sulla terra, chiedendo di controllare il clima? ma io dico c'è qualcuno che si rende conto che ci stanno prendendo in giro? Aiuto voglio scendere!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Anche a Melfi in provincia di Potenza ho notato il cielo pieno di scie. Non so cosa siano, so solo che sono una realtà. Ne parlo ma nessuno mi ascolta!!!

 


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