Israele utilizza Gaza come un laboratorio per testare nuove armi

Il segretario generale dell’Iniziativa Nazionale di Palestina, Mustafa Barghouti, ha lanciato una grave accusa, la scorsa Domenica, contro Israele che utilizzerebbe i residenti della Striscia di Gaza come cavie per testare le sue nuove armi.


“Nel corso dell’ultima offensiva (dall’Inizio di Luglio fino alla fine di Agosto), il regime di Tel Aviv ha utilizzato armi proibite e di distruzione di massa contro i civili di questa regione assediata”, ha annunciato l’esponente palestinese nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Ramala, nella zona occupata della Cisgiordania.

Dopo aver sottolineato che il regime israeliano è uno dei maggiori produttori di armi del mondo, il dirigente palestinese ha assicurato che ci sono documenti e prove che attestano l’impiego di armi proibite da parte del governo di Tel Aviv contro i palestinesi.


“Nel corso degli ultimi anni, il regime di occupazione israeliano ha scatenato 4 guerre in cui ha utilizzato armi proibite, oltre ad utilizzare barili di esplosivo e bombe a grappolo”, ha affermato Barghouti.
“L’anno 2014 è stato il più sanguinoso per i palestinesi nel corso del quale il regime di Tel Aviv ha ucciso per lo meno 2.270 palestinesi mediante attacchi e bombardamenti che sono durati 51 giorni, oltre ad aver commesso crimini a Al-Quds e nella zona occupata dell Cisgiordania”.

Da ultimo, ha specificato che, nella sua offensiva contro Gaza, le forze israeliane hanno bombardato dalla terra, dal mare e dall’aria questa zona costiera utilizzando 21.000 tonnellate di materiali esplosivi il che equivale all’utilizzo di 2 bombe atomiche.

Gaza ruinas mujeres

Occorre segnalare che, nel periodo tra Dicembre 2008 e Gennaio 2009, nella precedente offensiva israeliana contro la striscia di Gaza, il medico norvegese, Mads Fredik Gilbert, aveva detto che l’enclave di Gaza veniva utilizzata come un laboratorio per provare nuove armi, dopo che aveva descritto i vari tipi di lesioni che aveva visto mentre lavorava nell’Ospedale di Shifa.     Vedi: Youtube.com/watch    Vedi: Doctor tells of Unconventional Weapons used in Gaza

I costanti attacchi aerei dell’Esercito Israeliano contro i civili palestinesi sono parte della vita giornaliera dei residenti di Gaza, che patiscono, dal 2007, un ferreo blocco imposto dal regime di Tel Aviv. che impedisce di esercitare i loro principali diritti e di ricevere rifornimenti di vario tipo incluso medicinali, generi di prima necessità, materiali per ricostruire le case distrutte, ecc..  Vedi: Porre fine alla punizione collettiva della popolazione civile della striscia di Gaza!

Da segnalare  la durissima la denuncia di quasi 400 docenti e difensori dei diritti umani da tutto il mondo (tra cui ex esperti indipendenti dell’ONU e Professori di diritto internazionale e di diritto penale di riconosciuto prestigio), uniti nel condannare le gravi violazioni e il “disprezzo dei più basilari principi del diritto internazionale” e “dei diritti fondamentali dell’intera popolazione Palestinese” che continuano a caratterizzare l’incessante offensiva Israeliana in corso nella striscia di Gaza.

La dichiarazione chiama la comunità internazionale, le Nazioni Unite, la Lega Araba, l’Unione Europea e gli Stati Uniti, a mettere in atto precisi ed efficaci meccanismi di accertamento delle responsabilità per i gravi illeciti oggetto della dichiarazione: “Le responsabilità non possono essere ancora una volta ignorate e obliterate per servire interessi politici: il nostro interesse deve essere quello della protezione dei civili e della pace”, afferma il Professor John Dugard, ex ‘Special Rapporteur’ delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori Palestinesi occupati sin dal 1967.

“Ancora una volta è la popolazione civile, l’insieme dei soggetti protetti dal diritto internazionale umanitario, ad essere al centro degli attacchi. La popolazione di Gaza è stata presa di mira in nome di un diritto all’autodifesa di Israele legalmente non giustificabile, nel mezzo di una escalation di violenza provocata di fronte a tutta la comunità internazionale”, afferma la dichiarazione.

E’ indiscutibile, secondo i docenti, la trasgressione di principi cardine del Diritto Internazionale Umanitario, tra cui il principio di distinzione, secondo il quale solo combattenti e obiettivi militari possono essere attaccati, e il principio di proporzionalità. Attacchi indiscriminati contro i civili, “da chiunque perpetrati, non soltanto violano il diritto internazionale, ma sono – aggiungono – moralmente inaccettabili”.

Gli esperti affermano: “Sono state uccise intere famiglie. Ospedali, cliniche e persino centri di riabilitazione per disabili sono stati attaccati e gravemente danneggiati Il numero di profughi interni ha superato la cifra di 240,000, molti dei quali rifugiati nelle scuole dell’agenzia Onu per i rifugiati Palestinesi – UNRWA, rivelatesi però tutt’altro che immuni agli attacchi israeliani, come dimostrato dai ripetuti attacchi alla scuola UNRWA di Beit Hanoun”, in cui avevano trovato rifugio centinaia di civili in fuga e il cui bombardamento ha causato la morte di almeno quindici persone e il ferimento di decine di donne e bambini. Nessun luogo è sicuro a Gaza.

Nonostante questa autorevole denuncia internazionale,  si deve constatare  che tutto è finito sotto una coltre di sabbia dei media occidentali che evitano accuratamente di parlare della situazione di Gaza per non urtare la suscettibilità del governo Israeliano, visti i suoi stretti rapporti esistenti con i governi occidentali.

Fonti: Periodismo Alternativo              Richard Falk      Cambiailmondo

Traduzione e sintesi: Luciano Lago

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