Italia declassata, debito pubblico spazzatura !!!

NEW YORK - Schiaffo di Standard & Poor's all'Italia. Ed e' uno schiaffo che fa male, perche' il downgrade deciso dall'agenzia finanziaria statunitense porta il rating del nostro Paese quasi al livello "spazzatura": BBB- da BBB. Solo un gradino piu' in alto del livello 'junk'.
L'outlook sulle prospettive economiche e' invece "stabile". Un colpo duro da incassare per Renzi, che ha sparso ai quattro venti l'idea che invece le riforme a partire dal Jobs Act avrebbero fatto riguadagnare all'Italia la fiducia del mondo. "Non e' una bocciatura del Jobs Act", si appresta a commentare Palazzo Chigi: "Ci dicono che le riforme vanno bene, ma che bisogna andare piu' veloci", che ci sono "elementi buoni nelle riforme ma non tali da compensare il debito e risvegliare a breve l'economia". Ma al di la' delle reazioni ufficiali, chi ha avuto modo di sentire Matteo Renzi dopo che la scure di S&P si e' abbattuta sul nostro Paese parla di un premier amareggiato, che non avrebbe nascosto la sua delusione per il trattamento inflitto a un'Italia che sta tentando in tutti i modi di imboccare con decisione la strada del cambiamento, scondo lui. "Lo spread e' sceso sotto i 120 - aveva detto il premier in giornata - ma essendo buona notizia, non va oltre i trafiletti. Solo per ricordare: eravamo a 200 nove mesi fa. Duecento". Peccato che Renzi ne capisca poco di economia, altrimenti saprebbe che al tavolo da poker dello spread è la Bce a dare le carte e Draghi ha fatto di tutto per darle buone all'Italia, dicendo ogni qualvolta sorgevano dubbi che "avrebbe fatto qualsiasi cosa per impedire speculazioni nell'eurozona". Vedremo se reggerà all'urto dei mercati, lunedì. In ogni caso, Standard & Poor's spiega come a pesare sulla sua decisione sia stato un mix di preoccupazioni tra una crescita molto basa e un debito pubblico ancora enorme. "Secondo i nostri criteri - scrivono gli analisti dell'agenzia - un forte aumento del debito, accompagnato da una crescita perennemente debole e da una bassa competitivita' non e' compatibile con un rating BBB". Certo, lo sforzo sul fronte delle riforme viene riconosciuto: "Prendiamo atto che il premier Renzi ha fatto passi avanti col Jobs Act", si spiega nel rapporto di S&P, in cui pero' si esprime un certo scetticismo: "Non crediamo che le misure previste creeranno occupazione nel breve termine''. Parole come sassi nelle vetrate di Palazzo Chigi. E i "decreti attuativi" della riforma - si aggiunge - potrebbero "essere ammorbiditi", e cio' ''potrebbe accadere alla luce di una opposizione crescente''. Dal Tesoro non arrivano commenti ufficiali. Ma in realta' il ministro Pier Carlo Padoan aveva gia' detto la sua in giornata: "Il nostro debito e' sostenibile", e per capirne la sostenibilita' "occorre guardare al surplus primario, che solo la Germania con l'Italia ha mantenuto positivo". E se il nostro debito dovesse salire - spiega Padoan - non e' colpa dell'Italia. Se ci fosse un'inflazione in equilibrio all'1,8%, una crescita reale dell'1% e una crescita nominale di circa il 3%, il debito pubblico sarebbe in un sentiero di discesa rapidissimo". Peccato che queste parole di Padoan siano scritte sul libro dei sogni. Redazione Milano

6 commenti:

Anonimo ha detto...

crisi,debito pubblico,standar e poors,crescita sostenibile,1,8 2,7 3,2 tutte stronzate per rincoglionire la massa e dare una falsa spiegazione alla VERA RAPINA CHE HANNO ATTUATO SUI MILIONI DI PERSONE!!
SVEGLIATEVI

Anonimo ha detto...

CITAZIONI:

NON E' IL PAESE DELLA CUCCAGNA!

Questo paese ha vissuto per oltre 50 anni
al di sopra della sue possibilita' reali. Non ci
sono risorse minerarie in questo paese e la
stessa agricoltura e' linitata. Tutte le ma-
terie prime devono venire da fuori.
Non si puo' dare troppo a tutti,ma
bisogna dare poco per tutti e in
prima luogo a quelli che hanno gravi
problemi! Tutti per uno e uno per tutti!
Questa deve essre la logica sociale piu' evoluta!
L'Italia non e' il paese della cuccagna

Anonimo ha detto...

Vissuto sopra le proprie possibilità? Se avessero dato solo a chi fa, non ci sarebbe nessuna crisi! In Italia c'è troppa gente inutile.

Anonimo ha detto...

NO! ci sono anche quelli che non possono fare e devono essere aiutati!
sarebbe disumano e immorale lascarli al loro destino! Quelli inutili sono i politicanti che sono tutti corrotti e corruttibili!!! E quelli che non sembramo corrotti e perche' non li hanno ancora scoperti!!!

massy bg ha detto...

Mi stupisce che vi soffermate ancora su questi punti ovvi e ripetuti.. quando dall articolo si capisce che le "valutazioni" di questa società sono irreali e queste ultime diventano fonte ufficiale e obbligatoria ( non dovrebbe essere cosi per l impronta privata della societa e dell vasto numero di agenzie di rating) dei nostri enti (bce fmi e tutti.gli organismi che ci sstanno attorno) ricordo anche che questa società a causato la crisi americana dei mutui subprime classificati con tripla a ma nella realtà era semplice spazzatura.. forse chi vuole il collasso di determinati paesi.utilizza le proprie agenzie per manipolare le informazioni??
scusate a voi non interessa visto che.al posto di capire il problema vi limitate a sottolineare per l Ennesima volta lo stato.di crisi del.paese e ad attaccare lo stesso gruppo di.cui il nome rimbalza tutti i giorni e tutte le ore da giornali a tg i politici pensando che siano loro il vero problema quando sono solo la piu piccola punta del iceberg.... ragionare è difficile per quello ci sono loro che ti offrono la soluzione senza pensare

Anonimo ha detto...

Junk ...Junker=Drunk

 


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