Tutti gli stati occidentali uniti nel sostenere l’invasione dello Yemen da parte dell’Arabia saudita

di Luciano Lago L’Arabia Saudita ed i paesi del Golfo hanno iniziato le operazioni militari nello Yemen, la forza aerea saudita ha iniziato a bombardare le posizione del movimento Ansarullah nella capitale del paese, secondo le informazioni trasmesse dall’emittente Al-Arabiya. L’operazione è iniziata dopo la dichiarazione emessa
dal Consiglio dei Paesi del Golfo che hanno deciso di intervenire militarmente a sostegno della richiesta fatta dal presidente (spodestato dalla rivolta popolare), Abd Rabbuh Mansur Had, per ripristinare il governo di questi. Si tratta di una vera e propria invasione del paese confinante attuata dalle forze saudite. Vedi: Sputnik News Gli Stati Uniti, tramite il loro rappresentante diplomatico, hanno dichiarato il loro totale sostegno all’operazione ed inoltre, ha aggiunto il rappresentante USA, Washington si impegna anche a fornire appoggio logistico e di intelligence alle forze saudite. Le basi USA nel Golo sono state mobilitate per l’occasione. Lo stesso farà la Gran Bretagna in base agli accordi esistenti con il governo di Ryad. Nota: questa volta cosa ci racconteranno i portavoce delle forze atlantiste, attraverso i media da loro controllati: che intervengono forse per salvaguardare i “diritti umani” ? Quali, : quelli calpestati dal feroce regime assolutista della Monarchia dei Saud appoggiata dagli USA e dal Regno Unito? Potranno spiegare con molti argomenti che l’ invasione di uno stato estero (lo Yemen) diventa”legittima” se sono in gioco gli interessi dello Stato saudita e delle potenze occidentali? Ansarullah”, Yemen I fatti sono questi: nello Yemen (penisola arabica) la popolazione yemenita era insorta poche settimane fa contro la dittatura (ispirata dai sauditi) e, grazie alla spinta del movimento “Ansarullah”, una formazione eterogenea di sciiti di stirpe Houthi ma anche di tribù sunnite, che ha lottato contro un regime assolutista e liberticida del presidente, dittatore Mansour Hadi, che attualmente si e’ rifugiato ad Aden . Gli Houthi, che all’inizio parevano deboli militarmente, forti del sostegno della popolazione, hanno preso il sopravvento ed hanno conquistato anche la capitale Sanaa. Questa rivoluzione con rovesciamento di un regime dittatoriale, non viene definita una “primavera araba” dall’Occidente perchè questa volta ci sono in gioco gli interessi dell’Arabia Saudita, il grande alleato di USA, Gran Bretagna e Francia, e di conseguenza la si definisce un cambio di governo “illegittimo” perchè viene rovesciato (guarda caso) un regime controllato dalla Monarchia saudita, alleata delle potenze occidentali. In realtà si sospetta che dietro il movimento degli Ansarullah ci sia l’appoggio dell’Iran, prima potenza sciita e grande nemico di Israele e degli USA e questo basta perchè si formi una “coalizione internazionale” per riportare il despota, deposto da una insurrezione popolare, nel palazzo del governo di Sana. Ecco quindi spiegato in sintesi l’interesse degli USA e dei loro alleati ad appoggiare i sauditi e fornire tutta l’assistenza militare richiesta. Certo questa volta non potranno ammorbarci con la solita tiritera propagandistica della necessità di “esportare la democrazia”, visto che sarebbe un pò duro convincere che, quella sotto la dinastia dei Saud, sia qualche cosa che rassomigli vagamente ad una “democrazia” piuttosto che non un regime assolutistico e barbaro. Le formazioni sunnite che appoggiavano il regime, sostenuto da Ryad, sono quelli che si sono macchiati dei peggiori crimini come ad esempio l’ultimo attentato alle moschee sciite avvenuto il Venerdì in cui , per effetto dell’esplosivo collocato nelle moschee hanno ucciso circa 150 persone inermi che assistevano ai riti religiosi. Si da il caso che sia proprio la Monarchia saudita ( assieme al Qatar ed alla Turchia) il paese che ha ispirato e sostenuto il terrorismo takfiri che infesta il Medio Oriente e che si sta infiltrando anche in Europa fra le comunità mussulmane. Questo però i media del sistema atlantista non lo dicono anzi, sostengono la palese menzogna che, con l’ascesa di Ansarullah nello Yemen, questa favorirebbe il terrorismo. Esattamente il contrario della realtà visto che sono le formazioni sciite in Siria, in Iraq ed in Libano (Esercito siriano ed Hezbollah) con il sostegno dell’Iran, quelle che stanno combattendo sul terreno l’esercito dello Stato islamico e non certo la coalizione internazionale che bombarda dall’alto e contemporaneamente fornisce le armi ed i rifornimenti ai gruppi dell’ISIS in Iraq come in Siria (come documentato). Ecco quindi che i media atlantisti (TV e giornali) stanno imbastendo una nuova campagna di disinformazione e di menzogne per criminalizzare quanti sono insorti contro un regime dispotico e per giustificare questa volta un vero e proprio intervento militare dei sauditi in un paese confinante. Nella sordida guerra esistente nel mondo arabo tra sunniti, wahabiti e sciiti, l’Occidente ha fatto la sua scelta e, per i propri interessi, si schiera ovunque con i sunniti ed i wahabiti del radicalismo islamico, quelli che che sono in guerra contro le popolazioni sciite, guerra alimentata proprio dai sauditi che aspirano alla leaderschip del mondo mussulmano. Non per nulla sono stati abbattuti o contrastati dall’intervento occidentale tutti gli stati laici e nazionalisti che contrastavano il radicalismo sunnita e wahabita ispirato dalla Monarchia di Ryad (Saddam Hussein in Iraq, Gheddafi in Libia, Assad in Siria). D’altra parte le relazioni d’affari degli americani, britannici e francesi con i sauditi e con il Qatar sono troppo forti e troppo intense per poter solo accennare ad una qualche incrinatura. Sono loro che dispongono e gli occidentali si adeguano. Non per nulla sono paesi che investono in Occidente i loro capitali, finanziano i governi amici e finanziano le moschee e le comunità mussulmane sunnite in Europa. Di questo in pochi se ne erano accorti. Si sa che gli interventi militari possono essere “legittimi” per l’Occidente quando sono confacenti agli interessi degli USA e dei loro stretti alleati in Medio Oriente: gli sceicchi ed i monarchi assolutisti dell’Arabia Saudita non si toccano, siedono su montagne di petroldollari e loro hanno sempre ragione e non ci sono “diritti umani” che tengano.


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