I media:dei criminali contro il popolo italiano

La manipolazione del passato e del presente, la distorsione dei fatti ad uso e consumo della nuova classe dirigente, è un classico degno d’ogni regime politico, dalla Grecia Antica in avanti.
Moralmente inaccettabile, è comunque capibile se adoperata da un sistema totalitario, dittatoriale, antidemocratico: in quel caso, chi si oppone a tale processo viene eliminato e messo a tacere, dunque non esiste alternativa di scelta, se non per pochi Uomini. Come giudicare, invece, chi, in una democrazia formale come l’Italia del 2015, sceglie di schierarsi dalla parte della menzogna, dell’immoralità, del degrado, fabbricando 


giorno dopo giorno un’enorme, puzzolente, montagna di fandonie? Si badi bene che questo acclìvio è stato accresciuto dal sudore delle migliori menti dell’informazione, dalle brillanti menti dei baroni universitari, dai grandi nomi dei giornaloni, dai giornalisti ufficiali delle televisioni, dai salotti bene dell’alta borghesia. In nome di una moda, più che di un’ideologia, hanno costantemente faticato per instillare nel corpo fradicio della Nazione la verità, novelli impiegati dell’omonimo Ministero Orwelliano. Ci si ritrova così ad avere, in pieno XXI secolo, uno scenario miserevole, in cui i fatti cozzano con i racconti, i dati con la realtà. 

Dal 2011 in avanti, a seguito del vergognoso golpe finanziario, abbiamo visto di tutto: numi del giornalismo italiano che, in ricordo d’idee già tradite allora, chiedevano a gran voce regimi d’occupazione (ora detti troika) per lo sciatto, lazzarone popolo italiano; direttori di quotidiani nazionali che, insultando la scienza economica, prospettavano scenari apocalittici in seguito all’uscita dall’Euro, senza additare un dato, uno studio alcuno; grandi intellettuali arruolati in servizio permanente per decantare in faccia all’idiota mediterraneo la splendida serietà, la teutonica efficienza degli Stati del Nord; un giornale fondato da Antonio Gramsci che esulta per l’instaurazione di un governo al soldo dei mercati finanziari, e via discorrendo per un’innumerevole serie d’esempi. Molti sono i fattori che ricorrono in questa tragica sciarada di quaqquaraqqua e ominicchi: l’evidente fastidio provocato dalla parolina società, l’odio per la democrazia di massa, un perbenismo idiota e violento, una pretesa superiorità culturale unita all’inevitabile, onnipresente richiamo all’Europa intesa come UE, al sogno europeo, all’europeismo più manicheo. Non è un caso. Un programma antidemocratico, «al riparo dal processo elettorale» citando il mai banale Mario Monti, quale è l’attuale configurazione tecnocratica della comunità e della zona Euro ha per forza di cose bisogno d’una corte di servi, che indorino la pillola alle masse ignoranti e sordide. 

I nuovi collaborazionisti, i Quisling, i Petain tricolori, sono numerosissimi, trasversali a ogni fantozziano schieramento politico: sono quelli che approvano le inutili riforme, l’immigrazione incontrollata, la svendita dei patrimoni pubblici, la distruzione dello Stato sociale, perché hanno accettato l’arduo compito indicatogli loro da un altro emerito figuro, Tommaso Padoa Schioppa.

«Nell’Europa continentale, un programma completo di riforme strutturali deve oggi spaziare nei campi delle pensioni, della sanità, del mercato del lavoro, della scuola e in altri ancora. Ma dev’ essere guidato da un unico principio: attenuare quel diaframma di protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l’individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi difetti o qualità».

Non interessa, a costoro, che il loro sogno cammini letteralmente sui cadaveri d’un continente dilaniato, che il loro racconto fattuale cozzi ogni minuto con l’interminabile lista di tragedie sociali che attanagliano i disgraziati paesi dell’Euro. Al di là di hahstag, ladylike, Renzi, Boldrini, Italicum e #buonascuola, è bene che si sappia questo: la grande informazione italiana ha deciso di servire gli interessi di una determinata élite, inseguendo un disegno diametralmente opposto al futuro e al benessere del proprio popolo, facendo di menzogne e reticenze la cartina di tornasole del proprio operato. Tocca agli Italiani reagire, prima che sia troppo tardi.

Fonte: L’Intellettuale Dissidente

http://whitewolfrevolution.blogspot.it/2015/05/i-mediadei-criminali-contro-il-popolo.html#more

12 commenti:

Anonimo ha detto...

"quelli che raccontano frottole"(perchè definirli giornalisti è un'offesa al buon senso),hanno lo stesso grado di colpa dei loro padroni....
per anni hanno servito il potere,ingannando il loro pubblico.
si svendono pur di non perdere il posto di lavoro o la visibilità o il prestigio....
venduti e falsi,traditori e indegni.
poi c'è la categoria dei "professionisti",forgiati ad avere una faccia di bronzo sempre e comunque,a raccontatare la "loro"versione dei fatti e a smontare "teorie",eccellenti interpreti dell'arte dello scontro e dissuasione...
se mai ci dovesse essere una resa dei conti,mi auspico che abbiano lo stesso trattamento dei loro "padroni"

Anonimo ha detto...

"Giornalismo è diffondere ciò che non si vuole far sapere,il resto è propaganda.
Il compito del VERO giornalista è additare ciò che è nascosto,dare testimonianza e perciò
ESSERE MOLESTO."
Horacio Verbitsky

Anonimo ha detto...

Se non state attenti,i media vi faranno odiare le persone oppresse e amare quelle che opprimono.
Malcolm X


Anonimo ha detto...

La storia è la versione dei fatti di chi detiene il potere.
Gorge W.F.Hegel

Anonimo ha detto...

"Non puoi parlare di cose inutili 24 ore su 24,perché,poi ci sarà caos nelle strade,cosa che sta già avvenendo,perché le persone sono frustrate dal non sentire confermata la loro voce della ragione.Ognuno di noi ha una voce che ci dice “questa è una merda!quello che sto guardando è una merda!” e i media non confermano la nostra voce.
Quindi, dopo un po’ di tempo,le persone iniziano a pensare di essere pazze.
Ecco perché non mi piacciono i grandi media."
Bill Hicks 1993

Anonimo ha detto...

"Se il giornalismo non svolge il suo lavoro,si banalizza,muore e ne rimane soltanto lo spettacolo.
Se controlli la comunicazione,controlli i sentimenti delle persone,ossia l’odio e l’amore."
Cristina Martin Jimenez

Anonimo ha detto...

La storia dell’umanità su questo pianeta è la più grande menzogna mai raccontata e scritta.
"Non vedo l’ora che la verità venga esposta e che i falsi libri di storia vengano bruciati.
I mass-media sono complici di un insabbiamento di proporzioni bibliche."
Semir Osmanagich

Anonimo ha detto...

D'accordo che le frasi fatte ci riportino a dei luoghi comuni...
fatti e non parole ed il tempo di
quest'ultime è terminato.
Ogni giorno che passa per noi è una disfatta per loro una vittoria.
La penisola è cotta,fottuta.

Anonimo ha detto...

"Cchiù pilu pè tuttiiii"
-Cetto Laqualunque-

Anonimo ha detto...

Tutto vero, come sono ottime le citazioni di altrettanto grandissimi personaggi.
Prima di occupare il Parlamento o wall street bisognerebbe occupare pacificamente le sedi televisive.
Quante balle ci hanno raccontato? Finti sbarchi lunari, finti attentati, finti cibi, finti golpe, finti incidenti, finte elezioni e così via.. siamo dentro un gigantesco truman show televisivo ed il dramma è che quasi nessuno se ne accorge.

Anonimo ha detto...

...finti profughi che pretendono hotel a 5 stelle e wi-fi e la Toscana subito li accontenta per evitare tensioni... mi vergogno di essere nato in una regione che per amor di partito,visto che il PD ha i tentacoli in ogni aspetto della vita regionale,cala le braghe davanti alla prepotenza...se è vero(cosa che non credo)che vengono da paesi dove facevano la fame,invece di avere grandiose pretese ed imporle anche con la forza,dovrebbero dire solo GRAZIE per l'accoglienza che gli abbiamo dato,tanto più anche per il fatto che ci sono numerosi italiani che non riescono ad arrivare alla fine del mese,buttati in mezzo ad una strada,padri separati che dormono in macchina,pensionati che rovistano nell'immondizia per racimolare qualcosa e questo stato italiano vigliacco,traditore e guidato da parassiti sfruttatori non fa niente per aiutarli e i giornalisti loro criminali e lucidi complici nel descrivere un paese tutto rose e fiori mentre invece lo sanno benissimo anche loro che i nostri governanti,italiani,europei,ma sopratutto i nostri veri padroni gli Usa,ci stanno facendo sprofondare nella catastrofe più nera.

Anonimo ha detto...

Machiavelli con il suo "Principe" ha sempre avuto ragione sul potere. Era il 1400, ma da allora, gratta gratta non e' cambiato molto!!!

 


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