Cardinali milionari:terreni,ville,denaro.Tutte le ricchezze del clero,alla faccia dell’umiltà

I cardinali milionari :terreni,ville e denaro,ecco chi sono.E il popolo è affamato.Chi dovrebbe vivere di carità (secondo Gesù) è ricco chi no è povero.


Appartamenti, edifici, terreni: le fortune di tutti i cardinali, dati aggiornati ad aprile 2014.

“San Pietro non aveva conto in banca” ha detto papa Francesco I di recente, il cui nome certo esprime un’intenzione quanto meno a ispirarsi alla povertà, a quella “chiesa dei poveri” tanto cara al fondatore dell’ordine mendicante per eccellenza.

Un conto in banca sembrano averlo però molti sotto la mano di Santa romana Chiesa. E anche bello cospicuo, senza contare le proprietà e i beni. Precisiamo, moltissimi ottenuti in modo assolutamente lecito, per eredità familiari o lasciti testamentari, molti dei quali raccontati dal giornalista Mario Guarino, su Vaticash, il suo nuovo libro di inchiesta edito da edizioni Koinè.

Condensati in queste pagine vi sono mesi di ricerche catastali, sui patrimoni personali di oltre cento alti prelati, dati aggiornati all’aprile 2014, tutti dichiarati regolarmente al fisco. Insomma, nessuno scandalo giudiziario, nessun libro denuncia, ma una riflessione su ricchezza e povertà religiosa, con frequenti rimandi ai vangeli e citazioni di Bergoglio.

Tra i nomi che compaiono nel libro, molto ricco e ben documentato, compare anche Monsignor Liberio Andreatta, il responsabile dell’Opera Romana Pellegrinaggi, con 38 fogli di visure immobiliari al catasto, terreni coltivati tra la Maremma e le campagne di Treviso, un edificio di 1432 metri quadrati e tre immobili in usufrutto e una serie di fabbricati rurali tra Fibbianello e Semproniano. Oppure l’arcivescovo di Palermo, cardinale Paolo Romeo, con 8 appartamenti e sei monolocali monolocali, 22 vani abitativi, edifici residenziali, terreni coltivati, tra cui un vastissimo agrumeto.

L’arcivescovo ciellino Ettore Balestrero, classe ’66, pur ricoprendo il ruolo di nunzio apostolico in Colombia., conserva numerose proprietà in Italia, tra cui una residenza di dieci vani a Roma, in via Lucio Afranio, altre quattro unità immobiliari a Genova e un appartamento in nuda proprietà a Stazzano, nell’Alessandrino, dove risulta anche possessore di molti terreni agricoli e boschi da taglio. Passando per il vescovo Giorgio Corbellini, comproprietario di circa 500 ettari di boschi, due fabbricati e altre centinaia di ettari di pascoli e terreni seminativi sulle colline di Bettola (Piacenza). Il cardinale Domenico Calcagno presidente dell’Apsa, intestatario di un appartamento di 6,5 vani in via della Stazione di San Pietro e altri quattro edifici residenziali nel suo paese natale.Inoltre, insieme a due parenti, è comproprietario di oltre 70 ettari di campi e vigneti in Piemonte. Clicca su MI PIACE per seguirci su Facebook 
E ancora gli appartamenti di Camillo Ruini, di Carlo Maria Viganò e, per terminare in bellezza, un caso a dir poco “singolare”: quello di don Agostino Coppola, ex parroco di Carini, arrestato e condannato perché complice del clan mafioso dei corleonesi. Fu lo stesso che sposò in segretoTotò Riina quando era in latitanza. Smessi i panni da uomo di Chiesa, a don Coppola vennero sequestrati tutti i beni scoperti dai giudici di Palermo. Eppure, ad oggi, misteriosamente l’ex prete risulta proprietario di 83 ettari di uliveti e 14 di agrumeti a Carini. A nome del defunto e dei suoi familiari è registrato pure il possesso perpetuo (con l’antico sistema dell’enfiteusi) di altri 49 ettari di campagne e due fabbricati a Partinico.
Un viaggio attraverso nomi più o meno noti, che di certo riserverà non poche sorprese.
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8 commenti:

luigiza ha detto...

Deve essere proprio per il fatto che i grandi prelati son 'poveri in canna' che gli extracomunitari che in frotte sbarcano sulle nostre coste ce li appioppano sul groppone.

Son proprio dei veri samaritani 'sti cardinali!

Anonimo ha detto...

Nihil novi sub sole! Per quanto il fatto in sé certamente rattristi non rappresenta una novità. Lungi da me il difendere gli alti prelati cattolici, mi dà da pensare però il fatto che spesso a questi "scandali" ad orologeria venga dato risalto proprio poco dopo qualche dichiarazione papale contro determinate politiche finanziarie e\o guerrafondaie condotte da stati e governi (più o meno nazionali) che quanto ad avidità e corruzione morale non hanno pari concorrenza.

Jayjay Alciati ha detto...

Queste cose vanno denunciate, sopratutto dato che viviamo nel 2015 e non nel medioevo.
Nella mia città preti e monache sono proprietari di diversi immobili.
Ad Asti, in via Zangrandi le monache (che abitano in un edificio di quattro piani dirimpetto) affittano un'intero stabile all'agenzia delle entrate.
Mi domando dove vanno a finire questi soldi? In che "opere di bene" vengono reinvestiti? E sopratutto perchè questi religiosi non ospitano gratuitamente i profughi africani?

Anonimo ha detto...

Ormai da secoli il cavallo di Troia è entrato nella chiesa e ha dato possibilità di far entrare false entità e in seguito massoni che hanno il preciso dovere di portare la chiesa alla distruzione pensando che il comune mortale, così facendo, perda la fede in Cristo, il vero scopo finale. Io voglio solo e sempre ribadire una cosa, LA CHIESA NON E' CRISTO! E' fatta di uomini corrotti e che odiano Cristo e con il suo nome mentono. Mi raccomando sempre di non farsi ingannare, perché al giorno d'oggi si vive solo nell'inganno. Usate la testa e il cuore per ragionare. Tanti, troppa gente inconsciamente sta lottando contro la propria salvezza. F.

Anonimo ha detto...

Chiediamo loro,tutti in coro,di dare l'esempio cristico facendosi carico,senza indugi dei fratelli che vengono da altri paesi,ospitandoli,vestendoli,sfamandoli nelle LORO ricche dimore.

Anonimo ha detto...

cito: "LA CHIESA NON E' CRISTO!" "dare l'esempio cristico" ma che vor dì? ma decchè state a parlà?

continuate a correrre appresso le statue bravi, anzi domandate loro, le statue, che ve devono da dà una risposta ma nun a pizza e fighi no, le statue ve devono da risponne seriamente. correte appresso a mammona baciapile

Unknown ha detto...

se avessi trascritto in italiano avremmo potuto capire anche noi polentoni..

Anonimo ha detto...

adopera google translate oppure un dizionario, sai che cos'è vero?
Maurus

 


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