Il potenziale nucleare della Russia manda in rovina i piani statunitensi

Gli USA stanno passando direttamente dalla coesistenza ad un modello di confronto con la Russia, attraverso i loro principali alleati occidentali. Adesso risulta evidente che la Casa Bianca e la NATO stano svolgendo un lavoro in “tandem”.


Le parole del segretario generale della NATO, il norvegese Jens Stoltenberg, relativamente alla risposta simmetrica della Russia ai piani del Pentagono, in cui si dichiara che , schierare attrezzature militari pesanti negli stati baltici, sarebbe “un passo pericoloso e destabilizzatore”, conferma questa unità strategica USA/NATO, lo ritiene l’esperto indiano Melkulangara Bhadrakumar.
“Gli USA stanno perdendo il dominio di se stessi nel vedere come la Russia stia realizzando una politica di sfida strategica all’egemonia statunitense. L’indipendenza di Mosca nell’ambito internazionale, non soltanto è di ostacolo all’attuazione delle politiche regionali di Washington ma si dimostra anche un pessimo esempio per altri paesi che tentano di metter in pratica politiche sovrane ed autonome”, sottolinea nel suo articolo Bhadrakumar.

l’Indipendenza di Mosca nell’ambito internazionale impedisce l’attuazione delle politiche di dominio regionale di Washington.
“Il partito della guerra cerca di espandere la NATO verso le frontiere della Federazione Russa”.

I responsabili politici della NATO stanno cercando di ampliare l’Alleanza Atlantica verso le frontiere della Russia, con l’inclusione di alcune delle vecchie repubbliche già facenti parte dell’ex URSS, tuttavia questo comporta un alto rischio di eventuali incidenti militari che potrebbero prodursi nel corso di manovre congiunte, questo quanto stima in dichiarazioni rilasciate al network televisivo RT da James Carden, editore esecutivo del “The American Committee for East-West Accord”, una organizzazione non partitica di cittadini preoccupati per il sorgere di una nuova fase di tensione e guerra fredda.

Carden sottolinea come, dall’inizio della crisi ucraina, “la NATO ha fortemente aumentato le sue missioni di pattugliamento aereo intorno allo spazio aereo russo. Se dovesse accadere un incidente, che coinvolga questi voli o qualcuno degli istruttori militari USA che si trovano in Ucraina, questo potrebbe portarci direttamente ad un conflitto in Europa. Questo è quanto dovrebbe realmente preoccuparci”, ha sottolineato.
Inoltre Carden ritiene che i media svolgano un ruolo molto importante nella retorica di propaganda tra USA e Russia. In questo senso si dimostra sorpreso del fatto che gli USA definiscano sempre come “propaganda” le informazioni diffuse tramite Russia Today e Sputnik, di fonte russa. Al contrario le versioni diffuse incessantemente dai media USA come il “New York Times” ed il “Washington Post”, la CNN o Fox News, ecc..fra gli altri, seguono strettamente la linea neo conservatrice e risulta che non siano mai considerate come propaganda ma “informazioni affidabili”.

In realtà accade che Washington si trovi oggi nell’impossibilità di ritornare alla vecchia politica di contenzione (come ai tempi della Guerra fredda). La nuova strategia degli Stati Uniti è quella di cercare un equilibrio sull’orlo di un possibile conflitto e già si è manifestata tanto in Ucraina, quanto nelle intenzioni dichiarate di Washington di aumentare fortemente la presenza militare in Europa”, ha scritto l’esperto indiano.

Un gioco, ritenuto da tutti gli analisti, estremamente pericoloso per il mantenimento della stabilità e della pace in Europa e nel mondo.


Traduzione e sintesi: Luciano Lago



1 commento:

Anonimo ha detto...

caro Obama, Putin non è Gheddafi..

 


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