Mar cinese meridionale, Obama avverte: Cina sospenda attività

Manila (askanews) - Il presidente statunitense Barack Obama da Manila, nelle Filippine, dove partecipa al Forum della Cooperazione economica per la regione dell'Asia-Pacifico, è tornato sul tema delle dispute territoriali con la Cina che ha innescato una serie di tensioni nel Mar cinese meridionale. Obama ha chiesto la fine dei lavori di ampliamento delle isolette nell'area contesa delle isole Spratly, rivendicate da molti paesi della regione, e ha annunciato nuovi aiuti al Paesi del Sud-est asiatico per 259 milioni di dollari al fine di garantire la sicurezza marittima.

"Abbiamo discusso l'impatto delle rivendicazioni territoriali e le attività di costruzione della Cina nel Mar cinese meridionale, ha dichiarato Obama in conferenza stampa. Ci siamo trovati d'accordo sulla necessità di abbassare le tensioni, incluso l'impegno a bloccare ulteriori rivendicazioni, nuovi lavori di ampliamento e la militarizzazione crescente delle zone contese nel Mar cinese meridionale".

Il Forum è tradizionalmente dedicato a questioni di libero scambio tra i 21 membri che pesano per il 57% del commercio mondiale e raccolgono il 40% della popolazione del pianeta. Dal canto suo, il presidente cinese Xi Jinping ha invitato le economie asiatiche a unirsi alla Free Trade Area of the Asia-Pacific, l'accordo di libero scambio regionale promosso da Pechino, avvertendo che il Partenariato Trans-Pacifico sposnsorizzato dagli Stati Uniti non può che portare alla frammentazione della regione.

"Attualmente, con nuovi e diversi accordi regionali di libero scambio che spuntano un po' dovunque, esistono concreti timori sui pericoli di una potenziale frammentazione. Perciò dobbiamo accelerare la realizzazione dell'accordo di libero scambio dell'area Asia-Pacifico e incrementare l'impegno per l'integrazione economica regionale", ha dichiarato il presidente cinese.

(Immagini Afp)

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