Babbo Natale inventato da una gigantesca operazione di marketing della Coca Cola



Negli anni 70' ,quando la maggior parte di noi era bambino,ricorda con terrore le notti insonni ad aspettare la Befana che durante la notte tra il 6 ed il 7 di gennaio portava in dono giocattoli e caramelle.La figura di Babbo Natale
non era cosi' importante come lo e' oggi e domandatevi il perche'...Una gigantesca operazione di marketing della piu' grande multinazionale del pianeta la Coca Cola!

In questo periodo ero alle prese con Babbo Natale e le questioni esistenziali: esiste o non esiste ‘that is the question!, quando una sera Aylin, con una voce un po’ mesta, mi dice che a scuola hanno letto la storia di Babbo Natale e che Babbo Natale in realtà l’ha inventato la pubblicità della coca-cola! 8-|

Per me è stato uno scossone non di poco conto, perché posso anche cimentarmi in argomentazioni a metà tra la filosofia e il fantasy per arrabattarmi tra l’esiste e il non esiste, ma digerire che non esiste perché è una finzione pubblicitaria della coca cola no eh! Non mi va proprio giù. Potrà essere sostenibile per una di 9 anni, ma per non per me, visto che la coca-cola potrebbe anche cessare di esistere per quanto mi riguarda!


Eravamo in macchina e io ero impreparata, ho farfugliato che non credevo proprio che le cose stessero così… e che mi riservavo di verificare (Vostro Onore), ma ci sono rimasta di sasso.

Così, finalmente a casa, mi documento. Ho trovato un sito fatto molto bene, Storia di Babbo Natale, con delle belle informazioni, e ora, appena Aylin torna, posso dirle che Babbo Natale non l’ha per niente inventato la coca cola! E se la maestra dice il contrario, beh, può venire qui a documentarsi.



La tradizione ha inizio con San Nicola, che prima di essere santo, fu il bambino orfano di una famiglia abbiente. Viveva in Turchia (un tempo Asia Minore), siamo nel 300 dc. Da orfano crebbe in monastero e divenne un prete giovanissimo. Era conosciuto per la grande generosità, sembra che una notte lanciò dei sacchetti di monete d’oro nel camino di una casa dove vivevano 3 ragazze poverissime. I sacchetti finirono nelle calze appese nel camino ad asciugare e la mattina dopo le ragazze trovarono le loro calze di lana piene di monete d’oro. 
Nicola venne ordinato Vescovo e le rappresentazioni lo vedono con barba bianca e avvolto in un mantello (quella a destra ne è una rappresentazione). Le sue spoglie vennero sepolte a Bari, città di cui divenne santo protettore celebrato il 6 dicembre. Si ricorda sempre la sua generosità e abitudine di portare doni ai bambini.




Dopo lo scisma della chiesa protestante da quella cattolica, i protestanti, che rinnegavano la figura dei santi, decisero di mantenere la tradizione di una figura buona che portasse doni ai bambini, come quella di San Nicola, così nacque la tradizione di “father Christmas”, Babbo Natale, appunto. La tradizione si diffuse ovunque in Europa in cui si declinò nelle varie lingue. Gli olandesi lo chiamarono Sinterklaas e sembra che da qui abbia preso il nome di Santa Claus negli USA. 
I Santa Claus e i Babbo Natale avevano tutti in comune di essere delle figure con lunga barba bianca, e generose di doni verso i bambini, anche se differivano in dettagli e colori nell’abbigliamento. Il colore rosso con le finiture bianche della maggior parte di loro si rifaceva forse ai paramenti vescovili con le bordature di ermellino, così come il cappello a punta riprendeva forse la mitria (San Nicola era vescovo).




La pubblicità della CocaCola qualcosa c’entra, in effetti, perché, riprendendo una immagine della fine dell'ottocento del disegnatoreThomas Nast (a sinistra), il disegnatore della pubblicità della famosa bibita raffinò l’immagine di Santa Claus come lo conosciamo ora: un omone corpulento vestito di rosso con bordature bianche, il cinturone, gli stivali e il sacco di yuta. La pubblicità rese questa immagine consueta e molto nota e la standardizzò nel mondo… ma non ha certo inventato Babbo Natale! Diciamo che piuttosto l’ha industrializzato toh!



Intanto in Europa, poco prima degli anni ’30, un radio speaker lappone in prossimità del Natale, decise di fare una rivelazione ai bambini: così raccontò loro che aveva scoperto che Babbo Natale aveva una casa e un indirizzo al quale potevano inviare le loro letterine con i desideri… così nacque la tradizione delle letterine, eBabbo Natale prese dimora al Polo Nord, in Lapponia.

di Barbara Siliquini

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